A fotografare l'andamento del settore metalmeccanico nei primi 8 mesi del 2008, è l'indagine trimestrale di Federmeccanica, presentata, a Roma, dal vice presidente Luciano Miotto che parla di primi segnali di "andamenti recessivi per l'intero settore, con prospettive a breve di un ulteriore peggioramento". A fine settembre, ha sottolineato Miotto, "già 14 imprese su 100 avevano problemi di liquidità e la situazione è destinata a peggiorare qualora non vengano poste in essere misure dirette a favorire l'accesso al credito".
Dall'indagine di Federmeccanica emerge un rallentamento della produzione di tv (-5,7%), apparecchi elettrici (-6,4%) e prodotti in metallo (-5,2 %). Unico segno positivo arriva dalle macchine e apparecchi meccanici, cresciuti, in media,dello 0,7%.
La crisi, infine, non risparmia i posti di lavoro, in calo, nelle grandi aziende, dello 0,5 %, soprattutto, tra gli operai (-2,1%). Crescono, invece, del 2% gli impiegati e le retribuzioni contrattuali, del 3,8 %. Ma aumenta, anche, il ricorso alla cassa integrazione (circa 10%), che rappresenta lo specchio dell'attuale situazione di crisi del settore metalmeccanico.
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