L'indice Isae sulla fiducia delle imprese manifatturiere è sceso, a novembre, a 72,2. Durante la recessione di 15 anni fa l'indice scese fino a 71,6.
Il calo della fiducia tocca tutti i principali settori: beni di investimento (da 73,8 a 66,2) e in quelli intermedi (da 72,3 a 67,3), mentre registra una contrazione minore nei beni di consumo (da 83,7 a 82,8). A livello territoriale, l'indice peggiora vistosamente nel Nord (passando da 74,4 al 68,4 nel Nord Ovest e da 77,2 a 72,1 nel Nord Est) e nel Mezzogiorno (da 80,3 a 76,3); un calo meno intenso si registra invece nelle regioni del Centro (da 83,5 a 80,9).
Le imprese stimano una sostanzale stabilità degli investimenti nel 2008 e si attendono una loro riduzione per il 2009.
La quota più elevata di spesa è destinata alla sostituzione di impianti obsoleti (rispettivamente, 35 e 36%), seguita dall'ampliamento della capacità produttiva (33 e 34%) e dalla razionalizzazione destinata ad automatizzare e meccanizzare idei processi produttivi esistenti(20 e 19%). Per quanto riguarda le spese di ampliamento della capacità produttiva, dovrebbe aumentare nel 2009 la quota utilizzata per l'introduzione di nuovi prodotti, a scapito di quella destinata ai programmi produttivi esistenti.
Viene segnalata inoltre una contrazione del credito alle imprese manifatturiere. Aumenta (dal 27,2 al 43,5% tra settembre e novembre) la quota di imprese che segnala un peggioramento delle condizioni di accesso ai finanziamenti. Aumenta anche dall'8 al 14% la quota di imprese che hanno avuto recenti contatti con le banche, ma che non hanno ottenuto il finanziamento sperato.
Nella maggior parte dei casi, rileva l'Isae, il mancato finanziamento è dovuto ad un esplicito rifiuto da parte degli operatori finanziari.
Fonte: ilsole24ore.com
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