Il Fondo di garanzia per le Pmi e per i confidi, che fa capo al ministero dello Sviluppo, viene esteso alle imprese artigiane e rifinanziato ma, soprattutto, è potenziato attraverso la «garanzia di ultima istanza dello Stato».
La dotazione del Fondo potrà inoltre essere incrementata attraverso contributi delle banche, delle Regioni e con l'intervento della Sace. Nel ruolo di gestore del Fondo viene confermato Mediocredito centrale la cui convenzione scade nel settembre 2009.
Criteri e condizioni con cui lo Stato farà da "controgarante" saranno stabiliti con un decreto del ministero dell'Economia che dovrà valutare la compatibilità con le regole di Basilea 2 e i criteri di ponderazione per i Confidi.
Restano comunque diversi punti aperti. Il rifinanziamento è per un massimo di 450 milioni ma è «subordinato alla verifica della provenienza delle risorse», da individuare nelle revoche degli incentivi concessi con la legge 488. Il tutto «fermo restando il limite degli effetti stimati per ciascun anno in termini di indebitamento netto». Anche la "controgaranzia" statale, si sottolinea nel decreto, è vincolata alle disponibilità del bilancio dello Stato.
Fonte:www.ilsole24ore.com
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