mercoledì 25 febbraio 2009

Studi di settore e crisi economica

Il 12 febbraio scorso c'è stato l'incontro tra l’Agenzia delle Entrate e le Organizzazioni dell’artigianato, del commercio e dei servizi, finalizzato a ribadire e riconoscere la necessità di garantire, nell’attuale contesto economico, la validità degli studi di settore come strumento di equità e trasparenza fiscale.

Nel corso dell'incontro è stato sottolineato, come previsto dall’articolo 8 del decreto legge n. 185/2008 ed evidenziato nella riunione della Commissione degli esperti del 6 novembre scorso, che la normalità economica fotografata dagli studi di settore costruita su dati del 2006, o precedenti, rappresenta un quadro economico che potrebbe divergere, talora in modo significativo, dai risultati che le imprese stanno conseguendo, a seguito della grave crisi economica e finanziaria.

Preso atto delle esigenze esposte dalle Orgnaizzazioni di categoria, l’Agenzia delle Entrate ha garantito massima attenzione nell'applicazione degli studi di settore sull’anno 2008.

Di seguito i passaggi che caratterizzeranno l’applicazione degli studi sul periodo d’imposta 2008 su cui, l’Agenzia delle Entrate e le Organizzazioni di categoria, hanno convenuto nell’incontro:
1. entro i primi di marzo, dovranno essere acquisiti i dati dalle fonti informative già attivate che consentiranno di intervenire sulla generalità degli studi per tenere conto dell’impatto della crisi in modo mirato e selettivo sia sui settori singolarmente considerati sia sulle diverse aree territoriali;
2. le informazioni che si otterranno attraverso le fonti sopra individuate saranno integrate con i dati che saranno raccolti attraverso appositi questionari, soprattutto con l’apporto delle Associazioni. Questi dati saranno utili per consentire agli interventi sugli studi di essere i più selettivi e corretti possibili;
3. un primo intervento, realizzato, entro fine marzo, sulla base dei dati raccolti consentirà di mettere a disposizione dei contribuenti gli studi integrati con i correttivi necessari per tener conto della crisi e permettere, a chi lo ritenga opportuno, di adeguarsi nella prossima dichiarazione dei redditi. I soggetti congrui, naturalmente ovvero a seguito di adeguamento, che hanno indicato correttamente i dati sul modello, non potranno essere successivamente accertati a mezzo studi di settore;
4. ai fini dell’attività di controllo, ulteriori interventi sul sistema degli studi saranno realizzati entro il 2010, sulla base di una più ampia e precisa disponibilità di dati e delle stesse dichiarazioni acquisite per il 2008;
5. tutte le attività di revisione e aggiornamento saranno effettuate nel rispetto delle normali procedure previste per gli studi di settore e, quindi, dovranno consentire la partecipazione attiva degli esperti delle Organizzazioni di categoria a cui saranno forniti adeguati elementi di valutazione per consentire di poter esprimere un parere in sede di Commissione degli esperti.

Fonte: comunicato stampa di Confartigianato

0 commenti:

Posta un commento