lunedì 15 dicembre 2008

Il federalismo fiscale e le aspettative delle piccole imprese

Il federalismo fiscale – secondo Confartigianato - dovrà introdurre elementi di razionalizzazione negli interventi pubblici e di qualificazione della spesa. I recuperi di efficienza della pubblica amministrazione, e i conseguenti risparmi, dovranno essere, prioritariamente, destinati a ridurre la pressione fiscale che grava su imprese e famiglie. Secondo la Confederazione va evitato, magari con l’introduzione di un tetto massimo globale di prelievo operabile dai diversi livelli di governo, che la pressione fiscale che grava su cittadini e imprese raggiunga livelli inaccettabili e che vengano introdotte inutili complicazioni burocratiche negli adempimenti fiscali. Nel Disegno di legge, infatti, la struttura delle imposte non è completamente delineata. Tuttavia, Confartigianato giudica eccessivo il ricorso all’Irpef come strumento di flessibilità e manovrabilità a disposizione di Regioni ed Enti locali.
I principali avversari della riforma federalista hanno spesso denunciato che l’attuazione del federalismo fiscale in Italia potrebbe allontanare il Sud dal resto del Paese.
Secondo una recente indagine condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato, il PIL pro-capite regionale della Valle d’Aosta, prima regione in questa speciale classifica, nel 2006 si è attestato su una cifra pari al doppio rispetto al PIL pro-capite della Calabria, ultima regione italiana. Gli ultimi otto posti della classifica, secondo i dati Istat, sono occupati proprio dalle otto regioni meridionali.
Il pericolo di spezzare in due il Paese potrà essere scongiurato se, come ha sottolineato Confartigianato, la costruzione del federalismo fiscale sarà accompagnata da forti elementi di solidarietà che permettano al Mezzogiorno, in un congruo lasso di tempo, di colmare le differenze con il resto del Paese. Per permettere lo sviluppo dei territori che presentano un grado di competitività nettamente inferiore rispetto al sistema Paese, vanno ricercate, in conformità alla legislazione comunitaria, tutte le possibili forme di fiscalità di sviluppo.

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